IL PERDONO
Esistono delle forme illusorie di perdono:
- il perdono-oblio, cioè far finta che il problema non sussista;
- il perdono-rassegnazione, che viene dato spesso e subito per ragioni di convenienza;
- il perdono-ricatto, ovvero condizionare l'atto del perdono ad una richiesta: io ti perdono se…
Il perdono ristruttura la relazione affettiva, sostituendo il rancore e il risentimento con l'accoglienza e la riconciliazione, fa in modo che io non veda più l'altro come avversario e nemico, evita che il rancore arrivi alla vendetta o ad un atteggiamento di indifferenza.
Il perdono è una forma di memoria che si apre al futuro, è un prendere serenamente congedo dal passato: è un dono-per, un dono di riconciliazione che non è segno di debolezza ma che presuppone una grande forza spirituale e un coraggio morale.
Il perdono, nella sua forma più vera e più alta, è un atto di amore gratuito che esige il rispetto della verità (il male compiuto dev'essere riconosciuto e motivo di un sincero pentimento) e la giustizia (il male compiuto dev'essere anche riparato da atti di compensazione, capaci di generare il bene e la vita).